mercoledì 30 novembre 2016

Dal nostro inviato a Cuba

A Santa Clara, dove è sepolto il Che, in coda con i ragazzi delle scuole per il tributo a Fidel, il giorno prima del passaggio delle sue ceneri nel tragitto verso Santiago de Cuba.

mercoledì 2 novembre 2016

Facendo Ordine

Ancora non riesco a rassegnarmi all'idea che in futuro non vedrò più i bei tramonti arancioni rosa e rossi, come quelli di queste serate autunnali, dal finestrone del soggiorno del Leo99; ma ormai mancano solo 4 mesi alla scadenza del mio contratto di affitto, e quindi non mi resta che prepararmi al triste evento.
Trovare un nuovo appartamento, carino e a prezzi accessibili, in questo momento a Monaco è un'impresa quasi impossibile, forse più difficile che trovare un buon allenatore per l'Inter; ci si trova a navigare tra offerte irraggiungibili e truffe online, rispondendo ad annunci senza troppe speranze di essere contattato, magari ci dedicherò un post in futuro.
Ma intanto pensando al trasloco imminente, ho cominciato a guardarmi in giro per l'appartamento, confermando un sospetto che mi era già venuto in passato: nei 20 anni di vita a Monaco, 14 dei quali in questo appartamento, ho accumulato chili e chili di cianfrusaglie, o anche per dirlo più romanticamente, "ricordi". E quindi approfittando del giorno di festa ho cominciato a mettere in pratica una nuova regola del Leo99: rimuovere da ogni stanza tutto quello che non è necessario traslocare, cominciando oggi con il soggiorno.
Ho cominciato con le scatole e i ripiani delle cose elettroniche e di computer, trovando vecchi floppy con programmi ormai sconosciuti, CD con versioni di Windows del secolo scorso e con i giochi che allietavano le serate della mia prima vita da single, alcuni dei quali anche originali non copiati, cavi di ogni tipo quasi introvabili oggi in negozio, un mini-televisore portatile comprato con il primo stipendio italiano, addirittura un tape con probabilmente dei dati salvati durante il periodo della tesi; c'era anche della roba dalla quale non sono riuscito a separarmi, tipo il primo e unico lettore MP3 da 20GB, o il MiniDisc portatile blu metallizzato.
In altri contenitori ho trovato oggetti strani legati ad un passato remoto, come la maschera di gomma di Homer Simpson usata in uno dei primi carnevali festeggiati a Monaco, o la chitarra gonfiabile con la quale mi sono esibito su qualche panca di un non molto lontano Oktoberfest, caricabatterie e cuffiette di telefoni di tutti i tipi, pezzi di bicicletta come campanelli e luci (il parafango della mountain bike però lo tengo), occhiali per il 3D rimossi inavvertitamente da qualche cinema, e decine di musicassette registrate con la copertina stampata col computer.
E poi sono arrivato alla scatola più interessante, quelle con foto, cartoline e lettere delle quali avevo dimenticato l'esistenza: c'era quella di Ana da Curitiba che raccontava che si sarebbe sposata e quindi non sarebbe tornata a Monaco (e ho anche trovato l'invito alle nozze in Brasile), una decina di lettere di Maria dall'Australia, con la quale sembra abbia avuto una relazione anche epistolare di cui non mi ricordavo, biglietti di auguri di amici e conoscenti che avevo frequentato nei primi anni in Germania e che adesso sono dispersi in giro per il mondo; anche qui ho trovato cose che non sono riuscito a buttare, tipo una lettera scritta a due mani dai miei dalle montagne dell'Austria o qualche foto dei momenti felici passati al Leo99.
Una scatola che mi ha riportato indietro nel tempo e mi ha restituito immagini di momenti di vita dimenticati, e anche di un Mao diverso, meno asociale e più disponibile a condividere con gli altri: peccato che sia tutto passato, e finito in sei sacchi scuri pronti per i cassonetti.
Sperando però che dopo una fine ci possa essere un nuovo inizio.