domenica 26 febbraio 2017

Gordon Parks

Oggi sarebbe stata una giornata buona per fare la prima snowboardata della stagione: non faceva troppo caldo, sulle piste c'era ancora un po' di neve, e stamattina quando mi sono svegliato google maps diceva che molto sorprendentemente non c'era coda in autostrada. Ma poi mi sono girato dall'altra parte del letto, quella fresca, e ho continuato a dormire :-)
Così è stata un'altra domenica normale, con le solite pulizie, il bucato, la palestra-con-piscina, ma con un intermezzo culturale per la mostra di foto di Gordon Parks, nel solito foyer dell'assicurazione che negli ultimi anni ha spesso ospitato interessanti esposizioni.
Qui sotto qualche impressione della mostra, per chi fosse interessato sull'internet è facile trovare le foto di Gordon Parks (ad esempio sulle pagine della fondazione a lui dedicata), un fotografo che è riuscito a lasciare il segno in due campi così diversi come la moda e la lotta per i diritti civili delle persone di colore e dei poveri ed emarginati, ed è stato anche il primo regista afroamericano a dirigere un film a Hollywood.

sabato 25 febbraio 2017

Schwabing dall'alto

Già altre volte sulle pagine di questo blog ho pubblicato dei bei video di Monaco, qualche volta anche girati dall'alto con un drone. Quello qui sotto è doppiamente interessante, visto che è stato girato sopra l'Altschwabing, la Vecchia Schwabing, nella zona del Leo99 che ogni tanto si vede mentre il drone volteggia sopra Münchner Freiheit innevata, la stazione del tram, il palazzo del supermercato con la piscina sul tetto, l'Englischer Garten e la Seehaus con il laghetto ghiacciato.


domenica 19 febbraio 2017

Contaminazioni sportive

I Kiwi nelle precedenti campagne di America's Cup sono sempre stati molto creativi e fantasiosi: nel 1987 si presentarono con Plastic Fantastic, la prima barca in vetroresina e materiali compositi, perdendo però in finale contro Dennis Conner che regatava per il San Diego Yacht Club. L'anno dopo come sfidanti decisero di cambiare le regole e si presentarono con una mega barca di 37 metri, ma persero di nuovo contro gli americani che misero in acqua un catamarano, decisamente più veloce. Nel 1992 estrassero dal cilindro il famoso bompresso, quella propaggine aggiunta sulla prua della barca che molto fece discutere ma non fu sufficiente per battere il Moro di Venezia nella finale degli sfidanti.
Nell'ultima edizione dell'America's Cup, quella spettacolare a San Francisco nel 2013, furono i primi a mostrare che anche i grossi catamarani potevano "volare" usando i foil, le ali immerse in acqua sotto gli scafi, ma poi sull'8-1 persero una finale quasi già vinta, con la storica rimonta degli americani di Oracle
Purtroppo, non sempre le invenzioni creative hanno portato fortuna a team New Zealand.
Ma quest'anno hanno esagerato, hanno messo 4 biciclette su ogni scafo del catamarano, per manovrare i sistemi idraulici della barca e rendere più veloci le manovre.


E dalla velocità con cui virano sembra proprio che le biciclette funzionino ... o magari hanno importato anche gli aiutini "chimici" dei ciclisti ;-)

sabato 18 febbraio 2017

Sull'altra sponda

Mentre io giravo la costa nord facendo il turista e qualche foto, come le prime due del post precedente, dall'altra parte dell'isola alla spiaggia de El Medano i Pro del windsurf si scatenavano in acqua cercando di dominare le tavole nella furia del vento, con raffiche che hanno raggiunto i 90 kmh. Anche per loro il 12 Febbraio sarà una data da ricordare ;-)
Per fortuna che il giorno dopo quando sono andato a visitare lo spot, il vento era calato così mi sono goduto il sole in spiaggia :-)


martedì 14 febbraio 2017

Un Weekend (lungo) a Tenerife

È stata sicuramente una buona idea quella di passare un weekend lungo a Tenerife, e non solo per cambiare aria proprio durante il weekend del 12 Febbraio, quello del 50°. Un weekend che non era cominciato nei migliore dei modi, con la pioggia che mi accoglieva nella prima serata passata in giro a piedi per Santa Cruz, e anche la mattina dopo (domenica 12) accompagnata da forti raffiche di vento che mi hanno in pratica impedito di salire al Teide, l'imponente vulcano che domina l'isola dall'alto dei sui 3700 metri.
Ma poi una volta uscito il sole, Tenerife ha mostrato il meglio di sè, un'isola dalle tante facce diverse e con microclimi incredibilmente differenti: così nel giro di poche ore si può passare dal sole e dall'oceano arrabbiato del bel villaggio di Garachico, ai nuvoloni scuri e carichi di pioggia della costa nord, dai 2 gradi dei paesaggi lunari intorno al picco innevato del Teide, ai 21 gradi delle spiagge scure di El Medano, lo spot kite/windsurf dell'isola, che questa volta ho visitato solo da spettatore ma non escludo possa frequentare più attivamente in futuro.