domenica 14 luglio 2019

Finalmente al Pier

Di preciso non mi ricordo quando per la prima volta mio papà mi portò a fare windsurf sul Lago di Garda a Torbole. Io, e mia sorella, avevamo messo per la prima volta un piede su una tavola da windsurf nell'estate del 1980 in un villaggio vacanze in Calabria vicino a Crotone: al ritorno dalle vacanze mio papà ci comprò la prima tavola, costruita dai quei pionieri della Max in Mare, un "mostro" lungo più di 4 metri.
Dopo un paio di estati passate a veleggiare sulle acque del lago di Lugano, comprammo la seconda tavola, sempre della Max in Mare, il mitico Zaxxon con le straps e la deriva mobile (che qualche sognatore ha da poco messo in vendita su internet a 100€ !!!). Il lago di Lugano era diventato troppo facile, e cominciammo così a frequentare gli spot del lago Maggiore, Maccagno e Pino (nome completo, Pino sulla Sponda del Lago Maggiore).
Poi però tra noi principianti del windsurf si sparse la voce dell'esistenza di un mitico spot sulle rive nord del Lago di Garda, un posto dove il vento soffiava forte e costante tutti i giorni, o meglio i pomeriggi, d'estate, e dove si potevano incontrare i surfisti più bravi e le tavole più strane. E così, io che ancora non avevo la patente, riuscì a convincere mio papà a portarmi in questa nuova mecca del windsurf, a tiare i primi bordi sulle acque del lago di Garda con lo Zaxxon, e senza muta.
Da allora sono andato a Torbole tutti gli anni, prima in vacanza con i genitori, poi con il gruppo degli amici surfisti (ormai quasi estinti, i surfisti, resiste solo il testardo Giorgio), e poi spesso anche da solo, saltando forse solo un anno recentemente. E ogni volta dalle spiagge di Torbole vedevo in lontananza quei fortunati surfisti che riuscivano a planare prima e più a lungo di tutti gli altri, quelli che uscivano nello spot migliore del lago, davanti all'hotel Pier: uno spot dove si può prendere sia il Peler del mattino che l'Ora del pomeriggio.
Ho pensato spesso di tradire Torbole almeno una volta per uscire anch'io al Pier, ma ogni anno rimandavo, preferendo la comfort zone degli spot conosciuti, la mattina al parcheggio dei battelli di Malcesine e il pomeriggio alla Colina Pavese o in Conca ... fino a quest'anno :-)