È bello tornare a sentirci da entrambi gli orecchi, dopo che per 5 settimane quello sinistro era rimasto chiuso, sembra a causa di quello che viene anche definito l'orecchio del surfista, quasi una presa per il culo visto che quest'anno non ho ancora messo piede su una tavola da surf, a parte l'eccezione di quella sull'onda artificiale a Monaco.
Durante la vacanza in Algarve l'orecchio si era chiuso, e avevo sperato si riaprisse da solo come era capitato qualche volta negli anni scorsi. Invece toranto a Monaco, l'otorino mi ha detto che il canale uditivo si era chiuso e che per riaprirlo bisognava fare un'operazione.
Quindi un bel weekend in ospedale, un'oretta di operazione in anestesia totale, 4 settimane per curare le ferite, quella esterna con i punti dietro l'orecchio, e soprattutto quella interna che faticava a sistemarsi.
Per fortuna che tutto si è risolto e l'orecchio si è riaperto giusto il giorno del concerto dei The Hives, perchè sarebbe stato scomodo andare al concerto con un solo orecchio aperto, anche se visto quanto pestano un orecchio sarebbe stato sufficiente.
venerdì 24 ottobre 2025
domenica 19 ottobre 2025
La Lunga Notte dei Musei
Insieme a quella della Musica, la Lunga Notte dei Musei è uno degli eventi culturali in città diventato ormai tradizione per visitare nuovi luoghi e fare nuove esperienze.
Quest'anno ho iniziato al Max Planck Institute vicino agli Hofgarten, per una mostra di foto sui Bonobo in Congo, e un documentario molto interessante sugli esperimenti fatti per registrare le reazioni degli animali ai grandi eventi geologici come terremoti ed eruzioni vulcaniche, come le capre sulle pendici dell'Etna. La tesi dello scienziato Martin Wikelski, con il quale ho fatto quattro chiacchiere dopo il film, è che gli animali hanno dei sensi più sviluppati dei nostri e quindi "sentono" gli eventi geologici in anticipo, reagendo con movimenti insoliti che possono essere registratati dai sensori che hanno addosso e che sono collegati ai satelliti in orbita.
Quindi dopo un giro veloce nella sala delle mostre del Municipio, e un passaggio davanti al Wow Museum dove c'era una coda interminabile, la prossima tappa è stata la mostra di foto ospitata in un ex-bunker della seconda guerra mondiale in centro, mostra che fa parte del FOTODOKS festival.
Con uno dei bus speciali che ci portavano in giro sui 5 tour in cui era organizzata la Notte dei Musei, in pochi minuti sono arrivato all'Hotel Mariandl, non un museo ma un vero albergo dove alcune camere erano state affidate a giovani artisti di Monaco per le loro installazioni molto particolari, come ogni anno dal 1999 per il progetto artistico ZimmerFrei.
Sempre col bus, e un po' anche a piedi, per raggiungere la prossima fermata alla Amerikahaus, una posto che frequento spesso, anche qui per una mostra fotografica, quella di Micaiah Carter intitolata Tender Heart.
Per concludere la serata sono stato in una nuova location che già da tempo volevo visitare, il Kunstlabor 2, una palazzina che una volta ospitava gli uffici e le strutture necessari per l'assistenza sanitaria e psichiatrica di Monaco e che da qualche anno è stato affidato, temporaneamente, al Museo di Arte Urbana e Conteporanea per ospitare diversi progetti artistici e culturali.
Quest'anno ho iniziato al Max Planck Institute vicino agli Hofgarten, per una mostra di foto sui Bonobo in Congo, e un documentario molto interessante sugli esperimenti fatti per registrare le reazioni degli animali ai grandi eventi geologici come terremoti ed eruzioni vulcaniche, come le capre sulle pendici dell'Etna. La tesi dello scienziato Martin Wikelski, con il quale ho fatto quattro chiacchiere dopo il film, è che gli animali hanno dei sensi più sviluppati dei nostri e quindi "sentono" gli eventi geologici in anticipo, reagendo con movimenti insoliti che possono essere registratati dai sensori che hanno addosso e che sono collegati ai satelliti in orbita.
Quindi dopo un giro veloce nella sala delle mostre del Municipio, e un passaggio davanti al Wow Museum dove c'era una coda interminabile, la prossima tappa è stata la mostra di foto ospitata in un ex-bunker della seconda guerra mondiale in centro, mostra che fa parte del FOTODOKS festival.
Con uno dei bus speciali che ci portavano in giro sui 5 tour in cui era organizzata la Notte dei Musei, in pochi minuti sono arrivato all'Hotel Mariandl, non un museo ma un vero albergo dove alcune camere erano state affidate a giovani artisti di Monaco per le loro installazioni molto particolari, come ogni anno dal 1999 per il progetto artistico ZimmerFrei.
Sempre col bus, e un po' anche a piedi, per raggiungere la prossima fermata alla Amerikahaus, una posto che frequento spesso, anche qui per una mostra fotografica, quella di Micaiah Carter intitolata Tender Heart.
Per concludere la serata sono stato in una nuova location che già da tempo volevo visitare, il Kunstlabor 2, una palazzina che una volta ospitava gli uffici e le strutture necessari per l'assistenza sanitaria e psichiatrica di Monaco e che da qualche anno è stato affidato, temporaneamente, al Museo di Arte Urbana e Conteporanea per ospitare diversi progetti artistici e culturali.
sabato 20 settembre 2025
Vacanza e Lavoro
Quest'anno rischiavo quasi di non fare delle vere vacanze fino alla fine dell'estate, non trovando un'idea e una nuova meta da esplorare.
Poi all'ultimo momento ho pensato di provare qualcosa di diverso, andare in vacanza al mare, anzi sull'oceano, e poi restare per una settimana di lavoro remoto. E così ho prenotato tutto un paio di giorni prima della partenza, avendo pianificato le vacanze in ufficio per la seconda settimana di Settembre.
Destinazione, il sud del Portogallo sulle coste dell'Algarve: la prima settimana in hotel, sulle scogliere di Albufeira con l'accesso a piedi alle calette e alla lunga spiaggia della città. L'hotel carino, ma sono stato molto fortunato avendo avuto l'upgrade in una delle camere più belle, con grandi vetrate sull'oceano e un balcone enorme grande quasi come il mio appartamento. Avendo anche noleggiato la macchina, durante la prima settimana di vera vacanza ho visitato le più belle spiagge della zona arrivando fino a Lagos e alla bella Ponta da Piedade.
Per la seconda settimana, quella del lavoro remoto, mi sono spostato in un bel appartamento trovato su Airbnb, a San Rafael appena fuori Albufeira: anche questo non lontano dalle scogliere e a 10/15 minuti a piedi dalle spiagge, con una bella vista sull'oceano dal balconcino del soggiorno. Il programma della giornata sfruttava l'ora di ritardo del fuso: lavoro dalle 8 alle 12:00, mezzoretta in piscina a fare il bagno e rilassarsi, pranzo veloce a casa, lavoro fino alle 17:30/18, e poi in spiaggia fino al tramonto, prima di andare a cena in uno dei ritorantini della zona. Una cosa nuova, lavorare sul luogo della vacanza, una bella settimana con tanto lavoro come al solito ma poco stress.
Tutto bello, se non fosse che a metà della seconda settimana mi si è chiuso l'orecchio sinistro e, contrariamente alle altre volte, non si è più riaperto: così ho scoperto che esiste anche l'orecchio del surfista, e che per riaprilo dovevo farmi operare e passare un weekend in ospedale ... ma questa è un'altra storia.
Poi all'ultimo momento ho pensato di provare qualcosa di diverso, andare in vacanza al mare, anzi sull'oceano, e poi restare per una settimana di lavoro remoto. E così ho prenotato tutto un paio di giorni prima della partenza, avendo pianificato le vacanze in ufficio per la seconda settimana di Settembre.
Destinazione, il sud del Portogallo sulle coste dell'Algarve: la prima settimana in hotel, sulle scogliere di Albufeira con l'accesso a piedi alle calette e alla lunga spiaggia della città. L'hotel carino, ma sono stato molto fortunato avendo avuto l'upgrade in una delle camere più belle, con grandi vetrate sull'oceano e un balcone enorme grande quasi come il mio appartamento. Avendo anche noleggiato la macchina, durante la prima settimana di vera vacanza ho visitato le più belle spiagge della zona arrivando fino a Lagos e alla bella Ponta da Piedade.
Per la seconda settimana, quella del lavoro remoto, mi sono spostato in un bel appartamento trovato su Airbnb, a San Rafael appena fuori Albufeira: anche questo non lontano dalle scogliere e a 10/15 minuti a piedi dalle spiagge, con una bella vista sull'oceano dal balconcino del soggiorno. Il programma della giornata sfruttava l'ora di ritardo del fuso: lavoro dalle 8 alle 12:00, mezzoretta in piscina a fare il bagno e rilassarsi, pranzo veloce a casa, lavoro fino alle 17:30/18, e poi in spiaggia fino al tramonto, prima di andare a cena in uno dei ritorantini della zona. Una cosa nuova, lavorare sul luogo della vacanza, una bella settimana con tanto lavoro come al solito ma poco stress.
Tutto bello, se non fosse che a metà della seconda settimana mi si è chiuso l'orecchio sinistro e, contrariamente alle altre volte, non si è più riaperto: così ho scoperto che esiste anche l'orecchio del surfista, e che per riaprilo dovevo farmi operare e passare un weekend in ospedale ... ma questa è un'altra storia.
venerdì 8 agosto 2025
Gite d'Agosto
Il mese di Luglio di quest'anno è stato quello con più giorni di pioggia degli ultimi 25 anni, e così non sono riuscito a fare quelle gite che avevo pianificato in Baviera per visitare luoghi per me nuovi.
Però ad Agosto appena il tempo è tornato bello ho preso qualche giorno libero in settimana per uscire dalla miniera e godermi le belle giornate: un giovedì per andare a Garmisch, parcheggiare vicino allo storico stadio dei trampolini del salto con gli sci e camminare fino al Partnachklamm, salita dentro le gole e discesa lungo i prati e i boschi.
Il giorno dopo in prima mattinata ero già al lago Achensee per fare un bel giro in ebici sulla ciclabile lungo le sponde del lago; e poi parcheggiata la bici ho gonfiato il SUP per un giretto sulle fresche, anche troppo, acque del lago.
E poi il weekend per riposarsi dalle fatiche delle gite, prima della discesa al Sud.
Però ad Agosto appena il tempo è tornato bello ho preso qualche giorno libero in settimana per uscire dalla miniera e godermi le belle giornate: un giovedì per andare a Garmisch, parcheggiare vicino allo storico stadio dei trampolini del salto con gli sci e camminare fino al Partnachklamm, salita dentro le gole e discesa lungo i prati e i boschi.
Il giorno dopo in prima mattinata ero già al lago Achensee per fare un bel giro in ebici sulla ciclabile lungo le sponde del lago; e poi parcheggiata la bici ho gonfiato il SUP per un giretto sulle fresche, anche troppo, acque del lago.
E poi il weekend per riposarsi dalle fatiche delle gite, prima della discesa al Sud.
mercoledì 23 luglio 2025
Le (non) vacanze di Luglio
A Luglio avrei voluto prendere una settimana di vacanza per riposarmi dalle fatiche della miniera, ma poi come al soltio non sono riuscito a pianificare niente di concreto e quindi ho rimandato a Settembre.
Però visto che Giugno era finito in bellezza e che i primi giorni del mese erano stati molto belli e caldi, avevo pensato di prendere qualche giorno libero e rimanere in Baviera per fare quelle gite che ancora mi mancavano dopo quasi 30 anni: tipo la camminata nelle gole del Partnachklamm dalle parti di Garmisch, oppure un giro in ebici e in SUP del lago Achensee in Austria poco dopo il confine a Sud, o magari spingersi fino all'estremo est della Baviera per una gita al Königsee.
Peccato che poi il tempo sia diventato instabile e piovoso, con una seconda metà del mese più autunnale che estivo. Non mi è restato che cercare di approfittare dei pochi giorni di sole, come oggi al Wörthsee con l'amico Jim che si era offerto di portarmi in giro con al sua barca a vela e a pedali. Una bella giornata sulle acque quasi caraibiche del lago, con un po' di vento per testare la vela, qualche bagnetto e una breve pedalata per rientrare al parcheggio.
Però visto che Giugno era finito in bellezza e che i primi giorni del mese erano stati molto belli e caldi, avevo pensato di prendere qualche giorno libero e rimanere in Baviera per fare quelle gite che ancora mi mancavano dopo quasi 30 anni: tipo la camminata nelle gole del Partnachklamm dalle parti di Garmisch, oppure un giro in ebici e in SUP del lago Achensee in Austria poco dopo il confine a Sud, o magari spingersi fino all'estremo est della Baviera per una gita al Königsee.
Peccato che poi il tempo sia diventato instabile e piovoso, con una seconda metà del mese più autunnale che estivo. Non mi è restato che cercare di approfittare dei pochi giorni di sole, come oggi al Wörthsee con l'amico Jim che si era offerto di portarmi in giro con al sua barca a vela e a pedali. Una bella giornata sulle acque quasi caraibiche del lago, con un po' di vento per testare la vela, qualche bagnetto e una breve pedalata per rientrare al parcheggio.
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