Aveva iniziato a nevicare Venerdì sera, e al risveglio Sabato mattina la città era insolitamente silenziosa ricoperta da uno spesso manto di neve; non siamo arrivati ai livelli della nevicata del 2006, ma i 45cm caduti nella notte sono stati sufficienti per bloccare la città.
Chiuso l'aeroporto per tutto il weekend, così come la stazione visto che i treni non circolavano, fermi anche i tram e i bus, rinviata la partita del Bayern all'Allianz Arena, anche qualche negozio è dovuto restare chiuso perchè il personale non riusciva ad arrivare.
Per fortuna che sabato ha smesso di nevicare e domenica è tornato il sole con un bel cielo blu, perfetto per andare al parco ed in giro per la città a fare qualche foto.
Siamo già alla terza edizione del tradizionale "weekend" autunnale con gli amici Fabio ed Ernesto, quest'anno allungato ancora di un giorno; dopo i 3 a Velencia e i 4 a Malta, questa volta abbiamo optato per i 5 giorni in Andalusia tra Malaga e Tarifa, con una breve tappa a Gibilterra dove avremmo voluto salire alla famosa Rocca con la funivia, che però era bloccata per il vento che ci ha costretto a fare un giro a piedi nel centro città alquanto bruttino.
Il weekend era iniziato bene, con una bella giornata soleggiata in giro a piedi per il centro di Malaga, con la salita all'Alcazaba, e poi su al Castello di Gibralfaro.
Ed era continuato ancora meglio il secondo giorno, con la lunga camminata sulle passarelle arroccate sulle pareti dei canyon del Caminito del Rey, un percorso, a senso unico, di più di 7km dei quali almeno 3 sulle passarelle, in alcuni tratti anche a 100 metri dal suolo.
Poi ci siamo spostati lungo le coste, raggiungendo in macchina la bella cittadina di Tarifa, il punto più meridionale dell'Europa continentale all'imboccatura dello stretto di Gibilterra, e le lunghe e selvagge spiagge oceaniche, con le dune di Valdevaqueros e quelle della spiaggia di Bolonia.
Nel viaggio di ritorno verso Malaga, dopo la sfortunata sosta a Gibilterra, abbiamo costeggiato il Mediterraneo, fermandoci per il pranzo nel porto di Estepona, una delle cittadine turistiche della Costa del Sol cresciute a dismisura con la costruzione di migliaia di appartamenti per le vacanze dei turisti stranieri, in maggioranza inglesi. Un po' come Torremolinos, vicino all'aeroporto di Malaga, dove abbiamo passato la nostra ultima serata andalusa al ristorante sulla spiaggia, e la mattina con la vista dal balcone dell'hotel affacciato sul mare.
Le mostre mercato ArtMuc e Stroke sono gli appuntamenti da non mancare nel calendario delle mostre in città se si vuole rimanere aggiornati sulle tendenze dell'arte moderna e Urbana; un misto di fotografia, pittura, graffiti, collage, stencil, luci al neon, e tutte le altre varietà di forme e di colori per catturare l'attenzione dei visitatori e convicerli a comprare e portarsi a casa qualche pezzo unico per abbellire appartamenti e loft.
Negli ultimi 10 anni ho frequentato spesso queste belle mostre, e anche quest'anno un giretto l'ho fatto volentieri; magari prima o poi comprerò anche qualcosa, quando avrò una "mia" casa da arredare.
Quando l'estate sembrava ormai finita e ci si preparava all'autunno, il weekend ci ha regalato ancora una paio di giorni col sole e il tipico cielo blu bavarese, con qualche nuvola in più del solito e temperature miti abbastanza anche per la ebike.
Il sabato ho puntato a nord, partendo dal Leo99, attraverso il quartiere residenziale sopra l'Herzogpark, e poi lungo il fiume su entrambe le sponde, dove sono anche riuscito a ribaltarmi con la bici cercando di scendere in una spiaggetta a fare qualche foto.
Quindi la tradizionale salita alla pala eolica, un salto a vedere una competizione di freesbe golf, la sosta davanti allo stadio, e poi il ritorno a Schwabing lungo le ciclabili nei parchetti della città.
Domenica invece un giro verso est, prima a fare qualche foto ai graffiti del Munich Art District, poi al memoriale in ricordo dell'incidente aereo che nel 1958 costò la vita a 23 persone, tra le quali 8 giocatori del Manchester United che tornavano da una partita a Belgrado; tra i giocatori superstiti c'era anche Sir Bobby Charlton, morto un paio di giorni fa.
Nel percorso di ritorno, una salitina sulla collina con vista sul quartiere della nuova fiera, sorto nella zona dove un volta c'era il vecchio aeroporto di Riem dove si era schiantato l'aereo del Manchester, un passaggio davanti al primo ufficio Synopsys, ed infine la meritata sosta per il gelato da Yole.
Anche in Baviera l'estate è stata più lunga del normale, tanto che le prime due settimane di Ottobre le giornate sono state quasi sempre soleggiate e calde.
Oggi, in home office come ogni venerdì, sembrava quasi Luglio con 26 gradi e il cielo blu. Difficile restare al computer a lavorare, visto anche che le previsioni danno l'arrivo dell'inverno nei prossimi giorni.
E quindi dopo pranzo ho fatto una lunga pausa per un ultimo giro in ebici, per festeggiare la fine di una bella estate 2023.
Dal Leo99 al castello di Blutenburg, passando dal parco Olimpico e dal biergarten di Hirschgarten con il recinto dei cervi, per arrivare da Yole per un meritato gelato.
Dopo aver girato in ebici per campagne e montagne per tutta l'estate, le calde giornate autunnali di inizio Ottobre mi hanno portato lungo i fiumi della Baviera.
Cominciando con un giro sulle sponde del bel Danubio Blu partendo da Ingolstadt,
che ospita la sede della Audi, verso ovest fino alla bella città di Neuburg an der Donau, con lo spettacolare castello medioevale.
Il weekend dopo purtroppo il sole non se fatto vedere molto, ma il giro lungo l'Inn verso Rosenheim è stato comunque molto bello e rilassante.
Anche quest'anno la mia partecipazione all'Oktoberfest è stata limitata, meglio dell'unica presenza alla Wiesn del dopo-covid che mi era valsa il mio primo, ed unico fino ad ora, contagio, ma con solo 2 presenze molto distante dagli anni d'oro di inizio secolo che mi vedevano spesso aggirarmi tra le giostre ed i tendoni della festa.
Quest'anno però sono tornato ad ospitare qualcuno in periodo Oktoberfest, visto che Jerome aveva pianificato di festeggiare il suo 50' compleanno, di Luglio, con i vecchi amici di Monaco e qualche bel Maß di birra.
E così abbiamo avuto più di un motivo valido per andare alla festa nei giorni 'extra', il lunedì dopo la prima domenica di Ottobre che di solito segna la fine dell'Oktoberfest, e come tradizione alla serata di chiusura per festeggiare insieme al personale dei tendoni.
Le foto invece sono di una serata precedente, quasi asciutta visto che avevo condiviso un singolo Maß.
Il mese di Settembre fino ad adesso ci ha regalato delle bellissime giornate estive, perfette per i giri in bici nelle campagne bavaresi e le SUPpate sui laghi che circondano Monaco. Il tempo soleggiato e caldo del weekend sarebbe stato anche ideale per l'apertura del 188° Oktoberfest, ma invece che in un tendone a bere birra ho preferito passare il tempo a fare sport in mezzo alla natura.
Un weekend passato lungo il fiume Amper, che nasce a nord dell'Ammersee per finire nell'Isar dopo 185 km.
Il sabato ho "studiato" il fiumr lungo i 40 km del mio giro in bici da Inning a Fürstenfeldbruck, un percorso abbastanza complicato dove ho rischiato di perdermi nei boschi e ribaltarmi su sentieri poco adatti alla mia bici.
Ma la vera avventura del weekend è stata la navigazione in SUP da Eching sull'Ammersee fino a Schöngiesing lungo l'Amper, un percorso organizzato insieme ai vicini Fernando e Judith: siamo partiti con due macchine, abbiamo lascito la mia all'arrivo, e sulla loro abbiamo raggiunto la spiaggia del lago dove avevamo pianificato la partenza.
E poi sotto un bel cielo blu e il sole caldo molto estivo abbiamo navigato per 3 ore, io col SUP e loro con la canoa, prima un paio di Km sul lago e poi 12 Km sul fiume, in mezzo alla natura selvaggia dell'Ampermoos, attraversando il paesino di Grafrat per raggiungere la nostra meta a Schöngiesing. Infine per concludere in bellezza la giornata e ritemprarsi dalle fatiche, un fresca radler ed una schnitzel al biergarten sul lago.
Un bellissima giornata da ripetere sicuramente, magari esplorando il fiume lungo gli altri tratti navigabili verso Fürstenfeldbruck e Dachau, e poi fino alla foce nell'Isar.
Negli ultimi venti7 anni passati in Baviera avrò percorso la stessa strada tra le mie due case, Monaco e San Giorgio, più di un centinaio di volte, con un calcolo molto approssimato. E spesso durante il percorso, tra una cantata e l'ascolto di qualche audiolibro e/o podcast, ho pensato che ogni tanto avrei dovuto fare delle soste o delle deviazioni per visitare alcuni luoghi interessanti lungo il percorso, come ad esempio il piccolo principato del Liechtenstein. Le pochissime volte che ho messo in pratica questo proposito sono state la salita al Passo del San Bernardino, e la discesa nella gola della Viamala.
Quest'estate sul viaggio di ritorno dall'inconsueto Ferragosto passato in Italia, avendo la ebici in macchina ho approfittato per fare una sosta a Splügen: ho parcheggiato alla partenza degli impanti da sci (altra cosa da fare prima o poi, sciare a Splügen), ho scaricato la ebici e ho fatto un bel giretto di una ventina di Km. Prima in salita fino a 1700m, e poi giù verso il bel laghetto di Sufers, attraversato sulla diga da cui esce il Reno Posteriore, per poi tornare verso la macchina per prati e colline verdi.
È la settimana di Ferragosto, ad essere precisi il 16, ci sono più di 30 gradi, in giro non c'è rimasta molta gente, sono tutti al mare o in montagna a prendere il fresco, quindi la giornata perfetta per andare in macchina a Milano per visitare una mostra con la Camilla e una sua amica.
E siccome l'ingresso era previsto alle 13:30, magari si può anche arrivare un po' prima in zona, Scalo Farini, e cercare un posticino dove mangiare qualcosa. Magari, visto che di posticini aperti non ce ne sono il 16 di Agosto, sono tutti in vacanza a parte quegli instancabili lavoratori del ristorante indiano, nostra isola di salvezza per trovare un po' di fresco e del buon cibo tradizionale.
Quindi, riposati e sfamati, ancora in macchina per arrivare fino in mezzo allo Scalo dove in "un progetto di riqualificazione urbana" si trovava l'interessante mostra su Van Gogh, L'esperienza Immersiva.
Non c'erano opere originali, ma riproduzioni ed installazioni in un percorso informativo sulla vita e l'arte del pittore olandese: ma soprattutto una grande sala dove il pubblico era invitato a sedersi ed immergersi nel suo mondo, ricreato dalle opere proiettate tutto intorno a noi sui muri e sul pavimento.
Personalmente la cosa che mi ha coinvolto di più sono stati i minuti passati seduto con gli occhiali della Realtà Virtuale, con in quali si poteva "camminare" dentro alcune delle opere di Van Gogh e nei paesaggi che le hanno ispirate.
Negli ultimi 20sette anni passati a Monaco, non mi è capitato spesso di passare la settimana di Ferragosto a casa in Italia, anche perchè ultimamente era l'Italia, la Camilla, a venire in Baviera ad Agosto.
Quest'anno invece ho caricato la ebici ed il SUP in macchina, e sono a sceso al Sud a godermi il bel caldo italiano, e la compagnia della mamma e degli amici non ancora partiti per le vacanze.
E per passare un tradizionale Ferragosto Italiano, ho proposto alla Camilla di fare una gita fuori porta nei luoghi della mia, ma anche la sua, giovinezza.
Siamo arrivati a Viconago verso mezzogiorno per fare 4 passi nelle stradine semideserte del paese, durante il pranzo abbiamo goduto della splendida vista sul Lago di Lugano dalla terrazza del ristorante La Stampa , e poi siamo andati a vedere quella che per molti anni era stata la casa delle vacanze, che ospitava la nostra famiglia e quelle di zii e cugini nei mesi estivi.
Prima di tornare a casa non poteva mancare un salto in Svizzera alla spiaggia sulla foce del fiume Magliasina, dove la Camilla portava me e mia sorella con la 500 rossa ed il materassino già gonfiato infilato nel tettuccio aperto, per un bel bagnetto rinfrescante.
Il mese di Luglio è iniziato bene, meteorologicamente parlando, con il bel weekend di sport del MASH; e per fare la mia parte di sportivo, prima di sedermi sul prato a vedere le gare di skate e BMX ho pensato di fare un giro in ebici nei campi e i boschi alla periferia nord della città, prima di ritornare verso il parco olimpico.
Poi il tempo è cambiato, e l'autunno ha preso spesso il posto dell'estate, ma con l'aiuto della fortuna e delle apps del meteo, sono riuscito a trovare qualche bella giornata per portare l'ebici in giro per la Baviera.
Il primo giro intorno a Wasserburg, a est di Monaco, e lungo le sponde dell'Inn, il fiume che nasce sul passo del Maloja vicino a St. Moritz e sfocia nel Danubio nella città di Passau (Passavia) dopo 517 Km.
Per l'ultimo weekend di Luglio ho puntato verso nord-ovest, per un bel giro intorno alla città di Augsburg (Augusta) e lungo le sponde del fiume Lech, passsando dall'Eiskanal, l'impianto per le competizioni di slalom con canoe e kayak, il primo al mondo costruito per le Olimpiadi di Monaco del 1972 quando questo sport fece il debutto ai giochi.
Era il lontano 2014 quando all'Olmpyapark organizzarono per la prima volta il MASH, un grande evento di 3 giorni con gare di moto, mountain bike e BMX. Quella volta la Red Bull aveva fatto le cose in grande, costruendo per le moto una pista "galleggiante" sulle acque del laghetto del parco.
Negli anni seguenti ci furono altre edizioni, ma sempre in scala ridotta visto la mancanza di un main sponsor altrettanto facoltoso e disposto ad investire: sparirono le moto e le MTB, e vennero introdotti skateboard e wakeboard.
Visto le belle giornate del primo weekend di Luglio, ho pensato di tornare di nuovo a fare qualche foto al MASH 2023, sia il Sabato per la finale dello skate, che la domenica con gli Stewarts per quelle della BMX e del wakeboard.
Il Festival Internazionale del Cinema di Monaco, FilmFest, è diventato un mio appuntamento fisso dell'estate in città sin dal mio arrivo in Baviera nel 1996, quando alla preview di From Dusk Till Dawn il regista Robert Rodriguez e soprattutto Salma Hayek si presentarono sul palco a rispondere alle domande degli spettatori.
Come ormai tradizione anche quest'anno ho comprato il pacchetto di 5 biglietti, ancora una volta il cinema d'oriente ha catturato la mia attenzione, e come l'anno scorso ho aperto il mio festival con un film italiano: Il Primo Giorno della mia Vita, diretto da Paolo Genovese (sul palco dopo la proiezione a rispondere alle domande) che con il precedente Perfetti Sconosciuti detiene il record per il film con più remake nella storia del cinema, 24, col 25esimo in produzione.
Per la seconda proiezione ho scelto un film giapponese, Monster, fresco vincitore del premio per la sceneggiatura al festival di Cannes: il regista è Kore-eda Hirokazu vincitore della Palma d'Oro nel 2018 con Affari di Famiglia, e l'attrice protagonista è la brava Sakura Ando che per pura concidenza sarà anche nel mio ultimo film.
Cambio di continente e di lingua per il terzo film, Perdidos en la Noche, un thriller ambientato nella povera campagna messicana, nei luoghi dove vive il giovane regista Amat Escalante, spagnolo ma di origini messicane, anche lui già pluripremiato sulla Croisette.
Per il mio quarto film, The Lost King, ho scelto un'interessante storia vera, quella di Philippa Langley, l'ex-impiegata marketing che grazie alla sua determinazione nel cercare di riabilitare la memeoria del Re Riccardo III, morto in battaglia, e alle sue ricerche da storica 'amatoriale' è riuscita a trovare e portare alla luce i resti del Re, sotto la lettera R (reserved) di un parcheggio dei Servizi Sociali di Leicester.
La chiusra del mio festival è stata dedicata ad un altro film giapponese, A Man, vincitore di tutti i più importanti premi in patria, e probabilmente molto atteso al FilmFest visto che la sala era piena e ho dovuto accomodarmi in prima fila. Per fortuna eravamo al Gloria Palast, dove tutti i posti hanno poltrone in pelle reclinabili con i pouf per appoggiare e distendere le gambe.
Il Tollwood a Monaco è un appuntamento fisso degli eventi festaioli in città, un po' come l'Oktoberfest con tendoni vari, ma con meno birra e più cibo etnico, una miriade di bancarelle con articoli di artigianato e anche tanta musica soprattutto nella versione estiva; infatti essendo molto apprezzato dal pubblico autoctono, il Tollwood viene replicato due volte all'anno, in inverno sulla Theresienwiese ed in estate all'interno del parco Olimpico.
Quest'anno la tenda dei concerti tra gli altri ospita Placebo, Tom Jones, The Lumineers, Joe Bonamassa e il vero highlight della festa, Roy Bianco & Die Abbrunzati Boys.
Io non sono un grande fan del Tollwood, anche perchè nelle calde serate estate e nel weekend c'è veramente troppa gente, ma quest'anno un giretto l'ho fatto per vedere lo spettacolo dei droni, che avevo notato una notte dalla finestra del quinto piano del Leo99.
L'estate a Giugno è iniziata molto bene con weekend caldi e soleggiati, e così le prime due domeniche del mese ne ho approfittato per fare due bei giri in ebici nella campagna bavarese.
Il primo a sud di Monaco, un giro di 35km da Geretsried lungo l'Isar fino a Bad Tölz, una bella cittadina ai piedi delle Alpi Bavaresi.
Il secondo giro invece a nord partendo da Freising, la città famosa per il birrificio ancora in attività più antico del mondo (dal 1040), la Weihenstephan una volta ospitata nell'omonima abazia e ora sede anche di due università.
Una tappa del giro è stato il WeltWald, un grande bosco diviso in "areee geografiche" con piante proveniente da tutto il mondo.
10 im Quadrat è il nome di un progetto sponsorizzato dalla Sueddeutsche Zeitung, che ha fatto incontrare 10 giovani fotografe/i e 10 giovani artisti/e di Monaco, dando libertà ai primi di interpretare le personalità delle cantanti e dei musicisti in ambientazioni e prospettive soprendenti e intriganti.
Il risultato sarebbe stato una raccolta di 100 foto ('10 al quadrato') da esporre in una piccola mostra, ridotte poi a 90 visto che uno dei giovani fotografi non è riuscito a completare il progetto.
La tappa ideale per sgranchire la gambe durante un giro in ebici in città in una domenica pomeriggio di tarda primavera.
Può capitare che un sabato di fine Aprile anche a Monaco il tempo non sia troppo freddo e non piova, e che per caso sul giornale trovi un articolo su un'installazione di luci e fari che guidati dall'intelligenza artificiale illuminano i surfisti sulle onde ormai famose dell'Esibach.
Un evento che mi era sfuggito, e che per un colpo di fortuna sarebbe terminato solo dopo un paio di giorni: così dopo cena ho inforcato la ebici, ho messo nella tracolla la nuova macchina fotografica e sono andato a vedere con i miei occhi quella meraviglia di luci e colori che esaltava le evoluzioni dei surfisti di notte.
Dopo le vacanze in Malesia e Singapore, il lungo weekend di Pasqua offriva una buona occasione per chiudere la corta stagione sciistica con qualche giornata sulle piste austriache ancora ben innevate, soprattutto quelle sopra i 2000.
Così dopo aver controllato regolarmente le previsioni, qualche giorno prima della possibile partenza mi sono deciso a prentorare una pensioncina in Zillertal, a pochi passi dalla cabinovia che porta sulle piste del grande comprensorio della ZillerTal Arena.
Peccato che il giorno dopo le previsioni erano completamente diverse, 3 giorni di nubi, pioggia e neve proprio nelle mie date. Ma per una volta non mi sono lasciato scoraggiare, anche perchè non potevo più cancellare la prenotazione, e ho sfidato il meteo per non perdere l'occasione di fare le ultime sciate e snowboardate.
E alla fine non mi è andata male, il meteo è stato veramente brutto solo un paio d'ore, per il resto del tempo ho trovato una neve quasi perfetta, piste in ottime condizioni e poca gente in giro, anche sulle piste di Myrhofen per la sciata di Pasqua. Una stagione sciistica chiusa in bellezza, nonostante abbia sciato con la giacca invernale da città visto che avevo dimenticato a casa quella da sci.
Dopo 8 anni e mezzo, giovedì è stato il mio ultimo giorno lavorativo passato nel bel campus Am Campeon nella periferia a sud di Monaco, inaugurato da Infineon nel 2005.
In tutti questi anni ho collaborato con colleghi di una 20ina di nazionalià diverse, traslocato in 5 o 6 uffici, avuto 4 managers, lavorato per 2 ditte, ma sempre facendo lo stesso entusiasmante lavoro.
Ho anche giocato a tennis sui campi in terra rossa, a calcio sul campo in erba a 11, ho fatto jogging nei sentieri lungo i laghetti, girato in ebike per i campi intorno al campus e usato il parcheggio come base di partenza per le domeniche a sciare con gli amici/colleghi.
Da lunedì il mio nuovo ufficio sarà in centro città al Karl München, il complesso di uffici disegnato dall'architetto Chipperfield, lo stesso che ha creato anche il MUDEC e l'Arena in Santa Giulia a Milano.
Qualche Km in meno da casa mia (per ora), e quindi anche raggiungibile in ebici, e soprattutto a 4 passi dal mio Cinema preferito ... perfetto per gli spettacoli pre-serali e post-lavorativi :-)
Dopo l'intensa stagione 2022 con ben due vacanze sulle neve, quest'anno l'attività sciistica/snowboardistica è iniziata a rilento: la prima uscita sugli sci, infrasettimanale come i nullafacenti, un bel mercoledì sulle mie "piste di casa" di Scheffau, forse il comprensorio sciistico più esteso in Austria.
Bissata poi sulle stesse piste per la prima sullo snowbaord una domenica un po' lazy, con partenza tardi e skippas delle 11, sempre con bella neve e sole per scaldare le temperature decisamente invernali.
Due belle giornate di sport sulla neve, senza problemi a parte i soliti dolori ai piedi causati dagli scarponi "nuovi" comprati l'anno scorso, senza cadute, o almeno non come quella che nella seconda uscita in snow mi è costata un pezzetino di dente.
Per il primo appuntamento culturale dell'anno ho scelto una delle belle mostre che la Versicherungskammer organizza nel foyer della propria sede di Monaco sempre con ingresso gratuito (ma da dopo la pandemia con accessi limitati e prenotati in anticipo).
Per chi non riuscisse a passare da Monaco prima di Maggio, c'è anche la possibilità di fare un tour virtuale a 360° della mostra, per vedere quasi dal vivo le foto di Inge Morath, la fotografa di origini austriache che insieme a Eve Arnold (anche lei protagonista di una mostra nello stesso foyer qualche anno fa) è stata una delle prime donne a lavorare per l'agenzia Magnum.
Inge Morath nel 1962 aveva sposato lo scrittore e sceneggiatore Arthur Miller, che aveva divorziato da Marilyn Monroe un anno prima, conosciuto sul set del film Gli Spostati, sceneggiato da Arthur Miller e con Marilyn come attrice protagonista. La povera Marilyn morì di overdose pochi mesi dopo il matrimonio tra Inge Morath e Arthur Miller.
Di ritorno dalle vacanze natalizie in Italia, anche se il viaggio non era stato troppo faticoso con poco traffico e tempo clemente, ho preferito stare a casa ad aspettare l'arrivo dell'anno nuovo sul divano.
Qualche bicchierino di mirto, un bel film, Amsterdam, e i fuochi d'artificio sparati nei giardini qui intorno e sulla Leopold: in teoria quelli più grossi, e rumorosi, erano stati di nuovo vietati all'interno del Ring, ma mi sembra che la norma sia stata bellamente ignorata da molti.
