È bello tornare a sentirci da entrambi gli orecchi, dopo che per 5 settimane quello sinistro era rimasto chiuso, sembra a causa di quello che viene anche definito l'orecchio del surfista, quasi una presa per il culo visto che quest'anno non ho ancora messo piede su una tavola da surf, a parte l'eccezione di quella sull'onda artificiale a Monaco.
Durante la vacanza in Algarve l'orecchio si era chiuso, e avevo sperato si riaprisse da solo come era capitato qualche volta negli anni scorsi. Invece toranto a Monaco, l'otorino mi ha detto che il canale uditivo si era chiuso e che per riaprirlo bisognava fare un'operazione.
Quindi un bel weekend in ospedale, un'oretta di operazione in anestesia totale, 4 settimane per curare le ferite, quella esterna con i punti dietro l'orecchio, e soprattutto quella interna che faticava a sistemarsi.
Per fortuna che tutto si è risolto e l'orecchio si è riaperto giusto il giorno del concerto dei The Hives, perchè sarebbe stato scomodo andare al concerto con un solo orecchio aperto, anche se visto quanto pestano un orecchio sarebbe stato sufficiente.
venerdì 24 ottobre 2025
domenica 19 ottobre 2025
La Lunga Notte dei Musei
Insieme a quella della Musica, la Lunga Notte dei Musei è uno degli eventi culturali in città diventato ormai tradizione per visitare nuovi luoghi e fare nuove esperienze.
Quest'anno ho iniziato al Max Planck Institute vicino agli Hofgarten, per una mostra di foto sui Bonobo in Congo, e un documentario molto interessante sugli esperimenti fatti per registrare le reazioni degli animali ai grandi eventi geologici come terremoti ed eruzioni vulcaniche, come le capre sulle pendici dell'Etna. La tesi dello scienziato Martin Wikelski, con il quale ho fatto quattro chiacchiere dopo il film, è che gli animali hanno dei sensi più sviluppati dei nostri e quindi "sentono" gli eventi geologici in anticipo, reagendo con movimenti insoliti che possono essere registratati dai sensori che hanno addosso e che sono collegati ai satelliti in orbita.
Quindi dopo un giro veloce nella sala delle mostre del Municipio, e un passaggio davanti al Wow Museum dove c'era una coda interminabile, la prossima tappa è stata la mostra di foto ospitata in un ex-bunker della seconda guerra mondiale in centro, mostra che fa parte del FOTODOKS festival.
Con uno dei bus speciali che ci portavano in giro sui 5 tour in cui era organizzata la Notte dei Musei, in pochi minuti sono arrivato all'Hotel Mariandl, non un museo ma un vero albergo dove alcune camere erano state affidate a giovani artisti di Monaco per le loro installazioni molto particolari, come ogni anno dal 1999 per il progetto artistico ZimmerFrei.
Sempre col bus, e un po' anche a piedi, per raggiungere la prossima fermata alla Amerikahaus, una posto che frequento spesso, anche qui per una mostra fotografica, quella di Micaiah Carter intitolata Tender Heart.
Per concludere la serata sono stato in una nuova location che già da tempo volevo visitare, il Kunstlabor 2, una palazzina che una volta ospitava gli uffici e le strutture necessari per l'assistenza sanitaria e psichiatrica di Monaco e che da qualche anno è stato affidato, temporaneamente, al Museo di Arte Urbana e Conteporanea per ospitare diversi progetti artistici e culturali.
Quest'anno ho iniziato al Max Planck Institute vicino agli Hofgarten, per una mostra di foto sui Bonobo in Congo, e un documentario molto interessante sugli esperimenti fatti per registrare le reazioni degli animali ai grandi eventi geologici come terremoti ed eruzioni vulcaniche, come le capre sulle pendici dell'Etna. La tesi dello scienziato Martin Wikelski, con il quale ho fatto quattro chiacchiere dopo il film, è che gli animali hanno dei sensi più sviluppati dei nostri e quindi "sentono" gli eventi geologici in anticipo, reagendo con movimenti insoliti che possono essere registratati dai sensori che hanno addosso e che sono collegati ai satelliti in orbita.
Quindi dopo un giro veloce nella sala delle mostre del Municipio, e un passaggio davanti al Wow Museum dove c'era una coda interminabile, la prossima tappa è stata la mostra di foto ospitata in un ex-bunker della seconda guerra mondiale in centro, mostra che fa parte del FOTODOKS festival.
Con uno dei bus speciali che ci portavano in giro sui 5 tour in cui era organizzata la Notte dei Musei, in pochi minuti sono arrivato all'Hotel Mariandl, non un museo ma un vero albergo dove alcune camere erano state affidate a giovani artisti di Monaco per le loro installazioni molto particolari, come ogni anno dal 1999 per il progetto artistico ZimmerFrei.
Sempre col bus, e un po' anche a piedi, per raggiungere la prossima fermata alla Amerikahaus, una posto che frequento spesso, anche qui per una mostra fotografica, quella di Micaiah Carter intitolata Tender Heart.
Per concludere la serata sono stato in una nuova location che già da tempo volevo visitare, il Kunstlabor 2, una palazzina che una volta ospitava gli uffici e le strutture necessari per l'assistenza sanitaria e psichiatrica di Monaco e che da qualche anno è stato affidato, temporaneamente, al Museo di Arte Urbana e Conteporanea per ospitare diversi progetti artistici e culturali.
sabato 20 settembre 2025
Vacanza e Lavoro
Quest'anno rischiavo quasi di non fare delle vere vacanze fino alla fine dell'estate, non trovando un'idea e una nuova meta da esplorare.
Poi all'ultimo momento ho pensato di provare qualcosa di diverso, andare in vacanza al mare, anzi sull'oceano, e poi restare per una settimana di lavoro remoto. E così ho prenotato tutto un paio di giorni prima della partenza, avendo pianificato le vacanze in ufficio per la seconda settimana di Settembre.
Destinazione, il sud del Portogallo sulle coste dell'Algarve: la prima settimana in hotel, sulle scogliere di Albufeira con l'accesso a piedi alle calette e alla lunga spiaggia della città. L'hotel carino, ma sono stato molto fortunato avendo avuto l'upgrade in una delle camere più belle, con grandi vetrate sull'oceano e un balcone enorme grande quasi come il mio appartamento. Avendo anche noleggiato la macchina, durante la prima settimana di vera vacanza ho visitato le più belle spiagge della zona arrivando fino a Lagos e alla bella Ponta da Piedade.
Per la seconda settimana, quella del lavoro remoto, mi sono spostato in un bel appartamento trovato su Airbnb, a San Rafael appena fuori Albufeira: anche questo non lontano dalle scogliere e a 10/15 minuti a piedi dalle spiagge, con una bella vista sull'oceano dal balconcino del soggiorno. Il programma della giornata sfruttava l'ora di ritardo del fuso: lavoro dalle 8 alle 12:00, mezzoretta in piscina a fare il bagno e rilassarsi, pranzo veloce a casa, lavoro fino alle 17:30/18, e poi in spiaggia fino al tramonto, prima di andare a cena in uno dei ritorantini della zona. Una cosa nuova, lavorare sul luogo della vacanza, una bella settimana con tanto lavoro come al solito ma poco stress.
Tutto bello, se non fosse che a metà della seconda settimana mi si è chiuso l'orecchio sinistro e, contrariamente alle altre volte, non si è più riaperto: così ho scoperto che esiste anche l'orecchio del surfista, e che per riaprilo dovevo farmi operare e passare un weekend in ospedale ... ma questa è un'altra storia.
Poi all'ultimo momento ho pensato di provare qualcosa di diverso, andare in vacanza al mare, anzi sull'oceano, e poi restare per una settimana di lavoro remoto. E così ho prenotato tutto un paio di giorni prima della partenza, avendo pianificato le vacanze in ufficio per la seconda settimana di Settembre.
Destinazione, il sud del Portogallo sulle coste dell'Algarve: la prima settimana in hotel, sulle scogliere di Albufeira con l'accesso a piedi alle calette e alla lunga spiaggia della città. L'hotel carino, ma sono stato molto fortunato avendo avuto l'upgrade in una delle camere più belle, con grandi vetrate sull'oceano e un balcone enorme grande quasi come il mio appartamento. Avendo anche noleggiato la macchina, durante la prima settimana di vera vacanza ho visitato le più belle spiagge della zona arrivando fino a Lagos e alla bella Ponta da Piedade.
Per la seconda settimana, quella del lavoro remoto, mi sono spostato in un bel appartamento trovato su Airbnb, a San Rafael appena fuori Albufeira: anche questo non lontano dalle scogliere e a 10/15 minuti a piedi dalle spiagge, con una bella vista sull'oceano dal balconcino del soggiorno. Il programma della giornata sfruttava l'ora di ritardo del fuso: lavoro dalle 8 alle 12:00, mezzoretta in piscina a fare il bagno e rilassarsi, pranzo veloce a casa, lavoro fino alle 17:30/18, e poi in spiaggia fino al tramonto, prima di andare a cena in uno dei ritorantini della zona. Una cosa nuova, lavorare sul luogo della vacanza, una bella settimana con tanto lavoro come al solito ma poco stress.
Tutto bello, se non fosse che a metà della seconda settimana mi si è chiuso l'orecchio sinistro e, contrariamente alle altre volte, non si è più riaperto: così ho scoperto che esiste anche l'orecchio del surfista, e che per riaprilo dovevo farmi operare e passare un weekend in ospedale ... ma questa è un'altra storia.
venerdì 8 agosto 2025
Gite d'Agosto
Il mese di Luglio di quest'anno è stato quello con più giorni di pioggia degli ultimi 25 anni, e così non sono riuscito a fare quelle gite che avevo pianificato in Baviera per visitare luoghi per me nuovi.
Però ad Agosto appena il tempo è tornato bello ho preso qualche giorno libero in settimana per uscire dalla miniera e godermi le belle giornate: un giovedì per andare a Garmisch, parcheggiare vicino allo storico stadio dei trampolini del salto con gli sci e camminare fino al Partnachklamm, salita dentro le gole e discesa lungo i prati e i boschi.
Il giorno dopo in prima mattinata ero già al lago Achensee per fare un bel giro in ebici sulla ciclabile lungo le sponde del lago; e poi parcheggiata la bici ho gonfiato il SUP per un giretto sulle fresche, anche troppo, acque del lago.
E poi il weekend per riposarsi dalle fatiche delle gite, prima della discesa al Sud.
Però ad Agosto appena il tempo è tornato bello ho preso qualche giorno libero in settimana per uscire dalla miniera e godermi le belle giornate: un giovedì per andare a Garmisch, parcheggiare vicino allo storico stadio dei trampolini del salto con gli sci e camminare fino al Partnachklamm, salita dentro le gole e discesa lungo i prati e i boschi.
Il giorno dopo in prima mattinata ero già al lago Achensee per fare un bel giro in ebici sulla ciclabile lungo le sponde del lago; e poi parcheggiata la bici ho gonfiato il SUP per un giretto sulle fresche, anche troppo, acque del lago.
E poi il weekend per riposarsi dalle fatiche delle gite, prima della discesa al Sud.
mercoledì 23 luglio 2025
Le (non) vacanze di Luglio
A Luglio avrei voluto prendere una settimana di vacanza per riposarmi dalle fatiche della miniera, ma poi come al soltio non sono riuscito a pianificare niente di concreto e quindi ho rimandato a Settembre.
Però visto che Giugno era finito in bellezza e che i primi giorni del mese erano stati molto belli e caldi, avevo pensato di prendere qualche giorno libero e rimanere in Baviera per fare quelle gite che ancora mi mancavano dopo quasi 30 anni: tipo la camminata nelle gole del Partnachklamm dalle parti di Garmisch, oppure un giro in ebici e in SUP del lago Achensee in Austria poco dopo il confine a Sud, o magari spingersi fino all'estremo est della Baviera per una gita al Königsee.
Peccato che poi il tempo sia diventato instabile e piovoso, con una seconda metà del mese più autunnale che estivo. Non mi è restato che cercare di approfittare dei pochi giorni di sole, come oggi al Wörthsee con l'amico Jim che si era offerto di portarmi in giro con al sua barca a vela e a pedali. Una bella giornata sulle acque quasi caraibiche del lago, con un po' di vento per testare la vela, qualche bagnetto e una breve pedalata per rientrare al parcheggio.
Però visto che Giugno era finito in bellezza e che i primi giorni del mese erano stati molto belli e caldi, avevo pensato di prendere qualche giorno libero e rimanere in Baviera per fare quelle gite che ancora mi mancavano dopo quasi 30 anni: tipo la camminata nelle gole del Partnachklamm dalle parti di Garmisch, oppure un giro in ebici e in SUP del lago Achensee in Austria poco dopo il confine a Sud, o magari spingersi fino all'estremo est della Baviera per una gita al Königsee.
Peccato che poi il tempo sia diventato instabile e piovoso, con una seconda metà del mese più autunnale che estivo. Non mi è restato che cercare di approfittare dei pochi giorni di sole, come oggi al Wörthsee con l'amico Jim che si era offerto di portarmi in giro con al sua barca a vela e a pedali. Una bella giornata sulle acque quasi caraibiche del lago, con un po' di vento per testare la vela, qualche bagnetto e una breve pedalata per rientrare al parcheggio.
sabato 12 luglio 2025
Gite estive
Anche in estate la miniera non chiude mai, per fortuna che il tempo è stato molto bello durante i weekend e quindi sono riuscito ad organizzare qualche bel giro in ebici, con partenza dalla nuova casa puntanto verso sud ed ovest, in zone che non avevo frequentato spesso.
Tipo quello attraverso Gräfelfing e le sue ville, passando per Freiham dove il nuovo quartiere per più di 25mila abitanti (uno dei progetti immobiliari più grandi in Europa) sta sorgendo non lontano dagli storici edifici del Gut Freiham.
O quelli verso sud con le belle piste ciclabili nella Foresta di Perlach e nel Parco Forstenrieder, o quelle tradizionali lungo l'Isar, con le deviazioni a vedere i surfisti sulla prima onda di Monaco alla Floßlände, o la discesa delle zattere con 50 persone a bordo.
Anche col SUP ho sperimentato qualche nuovo lago, come il Riegsee a sud di Monaco verso le montagne a una 40ina di minuti da casa (tedesca), e anche un laghetto vicino alla casa italiana; in teoria doveva essere il lago di Comabbio, ma dopo una mezzoretta che pagaiavo mi sono accorto che invece era il lago di Monate ... il solito problema degli stranieri che non sanno dove si trovano.
Tipo quello attraverso Gräfelfing e le sue ville, passando per Freiham dove il nuovo quartiere per più di 25mila abitanti (uno dei progetti immobiliari più grandi in Europa) sta sorgendo non lontano dagli storici edifici del Gut Freiham.
O quelli verso sud con le belle piste ciclabili nella Foresta di Perlach e nel Parco Forstenrieder, o quelle tradizionali lungo l'Isar, con le deviazioni a vedere i surfisti sulla prima onda di Monaco alla Floßlände, o la discesa delle zattere con 50 persone a bordo.
Anche col SUP ho sperimentato qualche nuovo lago, come il Riegsee a sud di Monaco verso le montagne a una 40ina di minuti da casa (tedesca), e anche un laghetto vicino alla casa italiana; in teoria doveva essere il lago di Comabbio, ma dopo una mezzoretta che pagaiavo mi sono accorto che invece era il lago di Monate ... il solito problema degli stranieri che non sanno dove si trovano.
venerdì 4 luglio 2025
FilmFest 2025
Come ogni anno c'è una settimana a cavallo tra Giugno e Luglio dedicata la cinema e ai film del Munich FilmFest, la stessa settimana che ha portato temperature caldissime in città e qualche volta anche nei cinema.
Quest'anno ho avuto l'impressione che la selezione dei film non fosse all'altezza delle precedenti edizioni, e quindi la scelta dei 5 film da vedere è stata più difficile del solito ma sempre con risultati interessanti. Ho iniziato con un film giapponese, Okamoto, uno dei film più strani e assurdi che abbia mai visto, e anche nella sessione di Q&A col regista non c'ho capito molto, e non solo perchè lui parlava solo giapponese.
Per la seconda serata ho puntato su una nuova location, l'AmerikaHaus, la casa della cultura americana, che avevo già frequentato per mostre di foto ma mai come cinema. Un film interessante, American Sweatshop, un thriller che ha come protagonista una giovane 'moderatrice' dei video caricati sulle piattaforme dei social, che come i suoi colleghi è costretta a vedere il peggio dei contenuti caricati ogni giorno su interent per decidere cosa rimuovere.
Per il film italiano, che cerco sempre di inserire nella mia lista del FilmFest, la scelta è caduta su Le Città di Pianura, un bel road movie diretto da Francesco Sossai e presentato quest'anno nella sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes. Uno degli attori protagonisti è Pierpaolo Capovilla, che nella session di Q&A dopo il film il regista ha definito una rockstar famosa in Italia (fondatore degli One Dimensional Man e Il Tatro degli Orrori, dice Wikipedia ... io non lo conoscevo).
Anche i film cinesi sono spesso presenti nella mia selezione del FilmFest, così come anche quelli Koreani o Giapponesi, e quest'anno ho scelto un thriller, The Wig; non una storia molto orginale, il solito fattacio nel passato dell'avvocato di successo che continua a tormentarlo e lo spinge a cercare una redenzione, ma con un finale interessante.
Per il mio ultimo film ho rifatto lo stesso errore di qualche anno fa, andare al cinema Rio Filmpalast in una calda serata estiva, e quindi ho sofferto la mancanza dell'aria condizionata come le altre volte, tanto che nonostante il film fosse interessante, The Life of Chuck (tratto da un racconto di Stephen King), mi sono quasi addormentato stordito dal caldo in sala.
Quest'anno ho avuto l'impressione che la selezione dei film non fosse all'altezza delle precedenti edizioni, e quindi la scelta dei 5 film da vedere è stata più difficile del solito ma sempre con risultati interessanti. Ho iniziato con un film giapponese, Okamoto, uno dei film più strani e assurdi che abbia mai visto, e anche nella sessione di Q&A col regista non c'ho capito molto, e non solo perchè lui parlava solo giapponese.
Per la seconda serata ho puntato su una nuova location, l'AmerikaHaus, la casa della cultura americana, che avevo già frequentato per mostre di foto ma mai come cinema. Un film interessante, American Sweatshop, un thriller che ha come protagonista una giovane 'moderatrice' dei video caricati sulle piattaforme dei social, che come i suoi colleghi è costretta a vedere il peggio dei contenuti caricati ogni giorno su interent per decidere cosa rimuovere.
Per il film italiano, che cerco sempre di inserire nella mia lista del FilmFest, la scelta è caduta su Le Città di Pianura, un bel road movie diretto da Francesco Sossai e presentato quest'anno nella sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes. Uno degli attori protagonisti è Pierpaolo Capovilla, che nella session di Q&A dopo il film il regista ha definito una rockstar famosa in Italia (fondatore degli One Dimensional Man e Il Tatro degli Orrori, dice Wikipedia ... io non lo conoscevo).
Anche i film cinesi sono spesso presenti nella mia selezione del FilmFest, così come anche quelli Koreani o Giapponesi, e quest'anno ho scelto un thriller, The Wig; non una storia molto orginale, il solito fattacio nel passato dell'avvocato di successo che continua a tormentarlo e lo spinge a cercare una redenzione, ma con un finale interessante.
Per il mio ultimo film ho rifatto lo stesso errore di qualche anno fa, andare al cinema Rio Filmpalast in una calda serata estiva, e quindi ho sofferto la mancanza dell'aria condizionata come le altre volte, tanto che nonostante il film fosse interessante, The Life of Chuck (tratto da un racconto di Stephen King), mi sono quasi addormentato stordito dal caldo in sala.
sabato 31 maggio 2025
Prima della Finale
Prima della Finale di Champions League, che quest'anno si giocava a Monaco, in città c'era una bellissima atmosfera e un sole caldo molto estivo. I tifosi dell'Inter si erano radunati nella centrale Odeonsplatz, dove era stato allestito un grande palco e diversi megaschermi a riproporre le immagini dello show.
A condurre c'erano il grande Scarpini, la Casalegno, Matilde Gioli e Il Pagante, che hanno intervistato miti interisti come Ligabue e giocatori del triplete come l'acchiappasogni Julio idolo della folla e Pandev, Bobone Vieri e Galante.
In piazza e sulla Ludwigstraße c'erano tanti tifosi venuti dall'Italia, quasi tutti con le maglie della storia recente o meno della squadra; alcuni già ubriachi alle 3 del pomeriggio, altri che si riposavano all'ombra delle piante nel Hofgarten.
Sotto l'hotel dell'Inter, l'Andaz sulla Leopoldstr., invece c'erano solo pochi curiosi e un solitario cameraman che aspettava di filmare qualche giocatore sotto il rabattone del pomeriggio; c'è rimasto male quando gli ho detto che la squadra sarebbe partita per lo stadio solo dopo 2 ore.
Al parco Olimpico invece era stata allestita una fanzone mista, con il megaschermo montato in mezzo al laghetto, come per i Mondiali e gli altri grandi eventi, e i tifosi seduti nell'anfiteatro naturale. Peccato che non mi hanno fatto entrare perchè secondo loro avevo una macchina fotografica professionale e questa non era permessa dall'organizzazione!
Poi al calar del sole è iniziata la Finale ... e la bella giornata è finita malissimo.
A condurre c'erano il grande Scarpini, la Casalegno, Matilde Gioli e Il Pagante, che hanno intervistato miti interisti come Ligabue e giocatori del triplete come l'acchiappasogni Julio idolo della folla e Pandev, Bobone Vieri e Galante.
In piazza e sulla Ludwigstraße c'erano tanti tifosi venuti dall'Italia, quasi tutti con le maglie della storia recente o meno della squadra; alcuni già ubriachi alle 3 del pomeriggio, altri che si riposavano all'ombra delle piante nel Hofgarten.
Sotto l'hotel dell'Inter, l'Andaz sulla Leopoldstr., invece c'erano solo pochi curiosi e un solitario cameraman che aspettava di filmare qualche giocatore sotto il rabattone del pomeriggio; c'è rimasto male quando gli ho detto che la squadra sarebbe partita per lo stadio solo dopo 2 ore.
Al parco Olimpico invece era stata allestita una fanzone mista, con il megaschermo montato in mezzo al laghetto, come per i Mondiali e gli altri grandi eventi, e i tifosi seduti nell'anfiteatro naturale. Peccato che non mi hanno fatto entrare perchè secondo loro avevo una macchina fotografica professionale e questa non era permessa dall'organizzazione!
Poi al calar del sole è iniziata la Finale ... e la bella giornata è finita malissimo.
lunedì 5 maggio 2025
Stereophonics
Quello degli Stereophonics nel lontano Gennaio 1998 è stato quasi sicuramente il mio primo concerto a Monaco; mi ricordo di essere andato al mitico Atomic Café, ormai chiuso da anni, dove avrebbe suonato la band ancora poco conosciuta, della quale avevo già comprato (comprato!!) il primo CD, senza neanche avere il biglietto, ed ebbi la fortuna che un gruppo di giovani, come me, ne aveva uno che avanzava e me lo vendettero. Ci saranno state 2/300 persone, e ho seguito tutto il concerto ad un paio di metri da Kelly Jones e dal resto della band nella piccola sala del locale.
All'epoca non stavo ancora al Leo99, ma vivevo già a Schwabing nel mini appartamento di 1 stanza e mezza nella Ainmillerstraße. Per pura coincidenza, per festeggiare il trasloco nel nuovo appartamento e la nuova vita nel quartiere di Sendling, sono andato al mio secondo concerto degli Stereophonics, questa volta nella più grande Tonhalle, visto che negli ultimi 27 anni la band è diventata famosa riempiendo gli stadi e i festivals in giro per il mondo.
All'epoca non stavo ancora al Leo99, ma vivevo già a Schwabing nel mini appartamento di 1 stanza e mezza nella Ainmillerstraße. Per pura coincidenza, per festeggiare il trasloco nel nuovo appartamento e la nuova vita nel quartiere di Sendling, sono andato al mio secondo concerto degli Stereophonics, questa volta nella più grande Tonhalle, visto che negli ultimi 27 anni la band è diventata famosa riempiendo gli stadi e i festivals in giro per il mondo.
mercoledì 30 aprile 2025
Era il Leo99
Era il lontano 2002 quando con Antonia decidemmo di cercare un appartamento insieme, e dopo una lunga ricerca con un colpo di fortuna trovammo un bel trilocale mansardato al 99 della Leopoldstraße, una palazzina poco appariscente ma con un bel giardino interno sul quale si affacciava la grossa finestra del soggiorno con vista sulla collina Olimpica.
Da allora il Leo99 è stata la mia casa a Schwabing, dove già avevo vissuto anche nei due appartamenti precedenti, in pratica quasi tutta la mia vita a Monaco. Una casa dove ho passato tanto tempo da solo, soprattutto durante i lunghi mesi della pandemia e del lockdown, ma dove ho anche avuto la fortuna di ospitare la Camilla e gli amici che sono venuti a farmi compagnia in tutte le stagioni dell'anno.
Putroppo negli ultimi 10 anni la padrona di casa, che aveva comprato l'appartamento già nel 2006, ha reso stressante la permanenza al Leo99, con ripetute richieste di aumento dell'affitto e soprattutto cercando di buttarmi fuori un paio di volte.
Io ho sempre risposto in maniera civile ed educata, opponendomi finchè ho potuto alle sue richieste, ma al terzo tentativo ho preferito cedere piuttosto che andare in tribunale per oppormi allo "sfratto".
Il problema è che ho gestito male la ricerca della nuova casa, aspettando fino agli ultimi mesi del preavviso, finendo con l'essere costretto a firmare per il primo appartamento che mi hanno offerto, un paio di settimane prima della scadenza ... ma questa è un'altra storia, quella che racconterà la mia nuova vita a Monaco.
Da allora il Leo99 è stata la mia casa a Schwabing, dove già avevo vissuto anche nei due appartamenti precedenti, in pratica quasi tutta la mia vita a Monaco. Una casa dove ho passato tanto tempo da solo, soprattutto durante i lunghi mesi della pandemia e del lockdown, ma dove ho anche avuto la fortuna di ospitare la Camilla e gli amici che sono venuti a farmi compagnia in tutte le stagioni dell'anno.
Putroppo negli ultimi 10 anni la padrona di casa, che aveva comprato l'appartamento già nel 2006, ha reso stressante la permanenza al Leo99, con ripetute richieste di aumento dell'affitto e soprattutto cercando di buttarmi fuori un paio di volte.
Io ho sempre risposto in maniera civile ed educata, opponendomi finchè ho potuto alle sue richieste, ma al terzo tentativo ho preferito cedere piuttosto che andare in tribunale per oppormi allo "sfratto".
Il problema è che ho gestito male la ricerca della nuova casa, aspettando fino agli ultimi mesi del preavviso, finendo con l'essere costretto a firmare per il primo appartamento che mi hanno offerto, un paio di settimane prima della scadenza ... ma questa è un'altra storia, quella che racconterà la mia nuova vita a Monaco.
giovedì 6 febbraio 2025
Vacanza in Zillertal
Mi ero quasi dimenticato che per finire le vacanze del 2024 avevo chiesto all'AI una settimana di Febbraio o Marzo che non avesse vacanze scolastiche in Austria, Germania o Olanda, e in base alle risposte avevo richiesto le ferie in miniera per la prima settimana di Febbraio.
Quando me ne sono ricordato, ho fatto una ricerca veloce in internet per trovare qualche hotel disponibile, e come al solito nelle località sciistiche più belle era quasi tutto pieno o molto caro. Cliccando in giro a caso ho trovato qualcosa di ragionevole all'hotel Kosis a Fügen, all'inizio della Zillertal. Una buona base per una mini vacanza di 4 giorni, per raggiungere agevolmente i bei resorts della valle: Kaltenbach-Hochfügen, quello più vicino a 10 minuti di machina, la Zillertal Arena salendo da Zell am Ziller, e Mayrhofen più avanti nella valle lungo la strada per il ghiacchio di Hintertux (dove non sono ancora stato).
Quando me ne sono ricordato, ho fatto una ricerca veloce in internet per trovare qualche hotel disponibile, e come al solito nelle località sciistiche più belle era quasi tutto pieno o molto caro. Cliccando in giro a caso ho trovato qualcosa di ragionevole all'hotel Kosis a Fügen, all'inizio della Zillertal. Una buona base per una mini vacanza di 4 giorni, per raggiungere agevolmente i bei resorts della valle: Kaltenbach-Hochfügen, quello più vicino a 10 minuti di machina, la Zillertal Arena salendo da Zell am Ziller, e Mayrhofen più avanti nella valle lungo la strada per il ghiacchio di Hintertux (dove non sono ancora stato).
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