Come da tradizione, quando arriva la fine di Giugno ci si prepara per la settimana del FIlmfest, il festival internazionale del cinema di Monaco, quest'anno arrivato alla 41esima edizione.
E come ogni anno, viene il momento di scegliere i 5 film da vedere (5 sono i biglietti nel pacchetto con sconto) nella vasta e variegata selezione che il Filmfest riesce sempre ad offrire.
Quest'anno ho approfittato delle 2ore e mezza del volo verso Creta (per la vacanza surfistica) per leggere tutto il programma, scegliere i 2/3 candiati per le 5 serate, ed infine selezionare i miei film del festival.
Ho cominciato con un film indiano, All We Imagine as Light, fresco vincitore del Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes; film d'esordio di una giovane regista indiana che racconta la vite intrecciate delle due protagoniste nella megalopoli Mumbai e la loro fuga verso la realizzazione dei propri sogni in un piccolo villaggio sulla costa. Le scene nelle affollate strade della città e sulle spiagge mi hanno ricordato le settimane passate a Bangalore per lavoro e la breve fuga a Goa per una breve vacanza.
Il Messico e la vita difficile e violenta nei paesini isolati nei deserti e sulle montagne è stato il protagonista della seconda serata, con la storia di formazione narrata nel film Sujo, vincitore del Gran Premio della Giuria all'ultimo Sundance Film Festival.
Altro cambio di continente per la terza serata, per andare in Africa, nella Somalia dove viveva e si allenava per realizzare il suo sogno di partecipare alle Olimpiadi la giovane Samia, la cui tragica storia è raccontata nel bel libro di Catozzella, Non Dirmi che hai Paura, che avevo letto qualche tempo fa ed ero curioso di vedere portato sul grande schermo. Molto interessante la discussione con le registe e la produzione che hanno risposto alle domande degli spettatori e raccontato come sono riusciti a rintracciare la famiglia di Samia nei quartieri di Mogadisco.
Per pura coincidenza, la Somalia è stata protagonista anche del mio film sucessivo, The Village Next to Paradise, primo film girato interamente nel travagliato paese africano, presentato nella sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes di quest'anno.
Per conculdere il mio festival ho scelto una commedia drammatica americana, Ezra, che è anche il nome del ragazzino autistico che l'eccentrico padre, attore di stand up comedy, rapisce dalla ex-moglie nel tentativo di liberarlo dalle pressioni della sua complicata vita quotidiana, e anche di ritrovare se stesso nel suo ruolo di genitore. Completa il bel cast un divertente De Niro nel ruolo del nonno.
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