Verso la fine di Ottobre capita spesso una bella giornata d'autunno con temperature miti e il sole che risplende nel bel cielo blu Bavarese. E quando questa giornata capita anche nel weekend di solito viene sfruttata per l'ultima uscita in SUP dell'anno.
Così quando ho letto che le previsioni per domenica 27 Ottobre davano sole e 17 gradi, soprattutto sui laghi, ho proposto ai vicini Fernando e Judith di andare al Pilsensee per fare un ultimo giro intorno al lago, io col SUP e loro con la canoa gonfiabile.
Quando siamo partiti da Monaco il tempo era grigio e molto nuvoloso, ma avvicinandoci al lago abbiamo cominciato a vedere il cielo blu, e all'arrivo ci attendeva un bel sole, il lago praticamente deserto e con la superficie piatta come uno specchio. Lungo le coste il riflesso delle piante colorate dal foliage autunnale creava un panorama incredibile e surreale, tanto che in piedi sul SUP avevo quasi le vertigini.
La giornata perfetta per concludere la stagione estiva e prepararci al lungo inverno bavarese.
domenica 27 ottobre 2024
giovedì 3 ottobre 2024
Hurghada 2024
Visto che quest'anno non siamo riusciti ad organizzare il tradizionale weekend autunnale, e che in estate non avevo fatto troppa vacanza, ho pensato che prima di affrontare l'autunno bavarese avrei avuto bisogno di qualche giorno al caldo in spiaggia e possibilmente anche di qualche bella surfata.
Considerando che a fine Settembre non ci sono molti spot che garantiscono una buona percentuale di giorni ventosi e anche temperature calde, fuori e dentro l'acqua, la scelta è caduta facilmente sul Mar Rosso. E così sono tornato ad Hurghada, dove avevo fatto una delle mie prime vacanze windsurfistiche in solitaria nel lontano 1993.
Una settimana di sole e temperature sopra i 35 gradi, con 5 uscite su 6 giorni disponibili, di cui 1 molto bella e le altre buone per fare allenamento e divertirsi; e stavolta ho anche qualche foto a testimonianza delle mie surfate, grazie ad uno dei ragazzi del centro surf che è uscito in gommone a fotografarci.
Una bella vacanza prima di tornare a Monaco e prepararsi alla chiusura dell'Oktoberfest.
Considerando che a fine Settembre non ci sono molti spot che garantiscono una buona percentuale di giorni ventosi e anche temperature calde, fuori e dentro l'acqua, la scelta è caduta facilmente sul Mar Rosso. E così sono tornato ad Hurghada, dove avevo fatto una delle mie prime vacanze windsurfistiche in solitaria nel lontano 1993.
Una settimana di sole e temperature sopra i 35 gradi, con 5 uscite su 6 giorni disponibili, di cui 1 molto bella e le altre buone per fare allenamento e divertirsi; e stavolta ho anche qualche foto a testimonianza delle mie surfate, grazie ad uno dei ragazzi del centro surf che è uscito in gommone a fotografarci.
Una bella vacanza prima di tornare a Monaco e prepararsi alla chiusura dell'Oktoberfest.
sabato 21 settembre 2024
ebici in Estate
Non sarà stata l'estate più calda e soleggiata delle mie 20nove a Monaco, ma sicuaramente mi ricordo di peggio tipo i Ferragosto in giro con gli amici italiani in visita con i giubboti quasi invernali.
Ci sono stati dei bei weekend per fare qualche nuovo giro in ebici nelle campagne intorno a Monaco, come quello lungo l'Amper e attraverso i campi di patate a sud di Dachau.
Ma anche restando in città si riesce ad organizzare qualche bel tour sfruttando i parchi e le piste ciclabili, magari facendo sosta al parco Olimipico a fotografare le Swifties in coda per entrare allo stadio o accampate sulla collina sperando di partecipare 'in remoto' al concerto.
Oppure come il classico giro sulle ciclabili lungo l'Isar, questa volta verso nord con un paio di deviazioni a vedere le nuove onde artificiali della SurfTown, e a costeggiare la pista dell'aeroporto sui sentieri dove si appostano i cacciatori di decolli e partenze con le loro sedie e le scale per salire sopra la recinzione a fare le foto.
Ci sono stati dei bei weekend per fare qualche nuovo giro in ebici nelle campagne intorno a Monaco, come quello lungo l'Amper e attraverso i campi di patate a sud di Dachau.
Ma anche restando in città si riesce ad organizzare qualche bel tour sfruttando i parchi e le piste ciclabili, magari facendo sosta al parco Olimipico a fotografare le Swifties in coda per entrare allo stadio o accampate sulla collina sperando di partecipare 'in remoto' al concerto.
Oppure come il classico giro sulle ciclabili lungo l'Isar, questa volta verso nord con un paio di deviazioni a vedere le nuove onde artificiali della SurfTown, e a costeggiare la pista dell'aeroporto sui sentieri dove si appostano i cacciatori di decolli e partenze con le loro sedie e le scale per salire sopra la recinzione a fare le foto.
sabato 31 agosto 2024
Città di Onde e Surfisti
Che una città come Monaco in mezzo alla Baviera tra boschi e montagne sia famosa per il surf da onda potrebbe essere una sorpresa, ma non certo per quelli che l'hanno frequentata, o letto i post di questo blog, negli anni passsati.
La prima onda era stata già 'scoperta' negli anni '70, la Floßlände formata dalla breve discesa all'arrivo delle zattere che portano i turisti sull'Isar da sud fino in città. Un'onda che è stata anche negli anni passati la location del Munich Surf Open, come quello del 2009 che ho anche fotografato. L'onda più famosa, conosciuta in tutto il mondo nella comunità dei surfisti, è quella dell'Eisbach all'ingresso dell'Englischer Garten, meta di turisti e anche di celebrità come Jack Johnson che qualche anno fa in città per un concerto ha voluto provare a surfarla.
È facile vedere in giro per strada gente con la tavola sotto braccio o agganciata alla bicicletta andare verso questa onda, in qualsiasi stagione dell'anno e anche di notte con uno spettacolo di luci. Da una decina d'anni i surfisti di Monaco hanno cominciato a frequentare una Terza Onda, ancora nell'Englischer Garten e sempre lungo l'Eisbach. Un'onda più facile adatta anche ai principianti, che però devono fare attenzione, suprattutto in estate, ad evitare i giovani che trasportati dalla corrente passano in mezzo all'onda. Negli anni passati ci sono state anche altre onde da surfare in città o in zona, come quella creata in una piscina montata all'interno dell'aeroporto e disponibile a tutti, anche ai principianti come me, o quelle che si creano al Reichenbachbrücke con le piene del fiume Isar. Tutte queste sono onde 'stazionarie', nel senso che non è il surfista a scendere l'onda, ma è l'acqua a scorrere sotto la tavola che rimane più meno nello stesso posto.
Ma da un paio di settimane i surfisti di Monaco hanno a disposizione anche una vera onda, e magari anche dei tubes, nel nuovo centro aperto vicino all'aeroporto, la O2 SurfTown. La più grande piscina 'da onde' in Europa, decisamente più lunga di un campo di calcio (dicono 180m ma a me sembrano un po' tanti), può creare onde di altezze diverse, dai 0.5m per i principianti a 2.1m per gli esperti, tutti presenti in acqua contemporaneamente divisi in 4 gruppi da 10/12 persone sulle 4 onde che si formano nelle due direzioni.
La prima onda era stata già 'scoperta' negli anni '70, la Floßlände formata dalla breve discesa all'arrivo delle zattere che portano i turisti sull'Isar da sud fino in città. Un'onda che è stata anche negli anni passati la location del Munich Surf Open, come quello del 2009 che ho anche fotografato. L'onda più famosa, conosciuta in tutto il mondo nella comunità dei surfisti, è quella dell'Eisbach all'ingresso dell'Englischer Garten, meta di turisti e anche di celebrità come Jack Johnson che qualche anno fa in città per un concerto ha voluto provare a surfarla.
È facile vedere in giro per strada gente con la tavola sotto braccio o agganciata alla bicicletta andare verso questa onda, in qualsiasi stagione dell'anno e anche di notte con uno spettacolo di luci. Da una decina d'anni i surfisti di Monaco hanno cominciato a frequentare una Terza Onda, ancora nell'Englischer Garten e sempre lungo l'Eisbach. Un'onda più facile adatta anche ai principianti, che però devono fare attenzione, suprattutto in estate, ad evitare i giovani che trasportati dalla corrente passano in mezzo all'onda. Negli anni passati ci sono state anche altre onde da surfare in città o in zona, come quella creata in una piscina montata all'interno dell'aeroporto e disponibile a tutti, anche ai principianti come me, o quelle che si creano al Reichenbachbrücke con le piene del fiume Isar. Tutte queste sono onde 'stazionarie', nel senso che non è il surfista a scendere l'onda, ma è l'acqua a scorrere sotto la tavola che rimane più meno nello stesso posto.
Ma da un paio di settimane i surfisti di Monaco hanno a disposizione anche una vera onda, e magari anche dei tubes, nel nuovo centro aperto vicino all'aeroporto, la O2 SurfTown. La più grande piscina 'da onde' in Europa, decisamente più lunga di un campo di calcio (dicono 180m ma a me sembrano un po' tanti), può creare onde di altezze diverse, dai 0.5m per i principianti a 2.1m per gli esperti, tutti presenti in acqua contemporaneamente divisi in 4 gruppi da 10/12 persone sulle 4 onde che si formano nelle due direzioni.
sabato 20 luglio 2024
Un Sabato (quasi) estivo in Città
Sarebbe stato un Sabato veramente estivo se avesse smesso di piovere ben prima delle 6 del pomeriggio, mentre con gli altri due vecchietti, Memo e Larry, aspettavamo il sole al riparo sotto l'ombrellone di Yole a mangiare il gelato.
Il mio piano erano quello di andare in bici verso Gärtnerplatz, dove poi siamo arrivati verso le 19 per mangiare e bere qualcosa nei vari stand allestiti per la fest Open Air, aspettando l'inizio di uno dei concerti in programma (Loi, giovane cantate tedesca, non proprio il mio genere).
Prima che facesse buio, sono riuscito a convincere i ragazzi ad attraversare la città verso nord per andare al parco Olimpico a vedere il grande spettacolo dei fuochi della Sommernachtstraum (il sogno di una notte d'estate): più di mezz'ora di fuochi, con 10mila esplosioni, anche se noi che non abbiamo pagato il biglietto (50Euri) per entrare nell'area principale ne avremo visti meno della metà.
Il mio piano erano quello di andare in bici verso Gärtnerplatz, dove poi siamo arrivati verso le 19 per mangiare e bere qualcosa nei vari stand allestiti per la fest Open Air, aspettando l'inizio di uno dei concerti in programma (Loi, giovane cantate tedesca, non proprio il mio genere).
Prima che facesse buio, sono riuscito a convincere i ragazzi ad attraversare la città verso nord per andare al parco Olimpico a vedere il grande spettacolo dei fuochi della Sommernachtstraum (il sogno di una notte d'estate): più di mezz'ora di fuochi, con 10mila esplosioni, anche se noi che non abbiamo pagato il biglietto (50Euri) per entrare nell'area principale ne avremo visti meno della metà.
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