sabato 11 giugno 2022

Regata senza Vento

Dopo un'intensa settimana di vacanza, passata tra concerti e giri in ebici, ho avuto anche il piacere di essere invitato a partecipare, come zavorra, ad una regata velica con partenza a Belgirate, sulla splendida barca del capitano Ernesto.
La settimana era stata molto ventosa, gli ultimi due giorni il vento aveva soffiato molto forte sulle acque del Lago Maggiore, ma arrivati al sabato nella tradizione delle migliori sfighe che accompagnano i velisti/surfisti di tutto il mondo, il vento era sparito ed aveva lasciato un bel solleone e temperature quasi africane.
Quindi niente regata, almeno per la nostra barca, ma comunque una bella giornata di relax passata in bella compagnia di simpatici velisti nenanche troppo delusi, e con bagnetto nelle fresche acque a nord di Ispra.


giovedì 9 giugno 2022

I Greta e gli Struts

La settimana di vacanza "musicale" in Italia era cominciata col grandioso concerto del Liga al Campovolo, ma in realtà il primo evento pianificato l'avevo trovato quasi per caso quando cercando in rete il concerto dei Green Days + Weezer a Firenze (sold out) notai che in una singola serata agli IDays di Milano si sarebbereo esibiti due gruppi che da un paio d'anni erano sulla mia lista.
Come gruppo di supporto hanno aperto gli Struts, un gruppo inglese che fa un genere glam rock molto orecchiabile e trascinante, peccato che non hanno suonato un paio di canzoni che avrei 'cantanto' volentieri.
Gli headliners invece sono stati i Greta Van Fleet, il gruppo americano fondato dai tre fratelli Kiszka, facilmente riconoscibili per le performance vocali del cantante Josh e per lo stile blues rock che li fa spesso paragonare ai Led Zeppelin.




sabato 4 giugno 2022

Finalmente ... Campovolo

Negli anni scorsi mi sono spesso rammaricato di non essere riuscito a partecipare a vari "Campovolo', i mitici concerti che Ligabue ha tenuto nell'area dell'aeroporto di Reggio Emilia davanti a folle oceaniche: i 165mila del 2005, che segnarono il record europeo di presenze ad un concerto di un singolo artista, i 117mila del 2011 quando si cercò di ridurre gli spettatori per evitare i problemi tecnici del concerto precedente, e i 151mila del 2015 davanti ai quali Ligabue suonò e cantò 3 completi albums con 3 bands differenti. Anche per l'ultimo Campovolo, previsto nel 2020 per festeggiare i 30 anni di carriera, ma poi spostato al 21 e quindi al 22 per la pandemia, non mi ero organizzato in tempo: anzi ho iniziato a pensarci solo poche settimane prima, quando vidi il video del nuovo singolo con le immagini di vari concerti degli ultimi anni. E naturalmente al quel punto il concerto era già sold-out: per fortuna che sul sito del rivenditore ufficiale erano disponibili molti biglieti rivenduti dai fan al prezzo originale.
Stavolta non ho esitato, ho comprato al volo un biglietto per la Red Zone, quella più vicino al palco, ho organizzato la discesa in Italia con sosta a Malcesine, e Sabato 4 Giugno ero tra i 103mila della foto qui sotto (dal profilo Instagram di Lagabue).
E naturalmente il concerto non poteva che cominciare con la canzone che mi aveva svegliato dal torpore degli ultimi due anni e mi aveva guidato fino a Reggio Emilia, "Non cambierei questa vita con nessun'altra".


Perchè Certi Notti non si dimenticano, e anche con la mia memoria da pesce rosso rimarranno impresse tra i ricordi di questa vita.