Quello che non si dovrebbe fare, per esempio, è una sera, di farsi venire la febbre a 39.7, che uno comincia a farsi qualche strana idea. E magari sarebbe meglio non averla anche il giorno dopo, con in più il problema di non riuscire a fare pipì.
Di questi tempi, anche andare al pronto soccorso non sarebbe una buona idea, ma sempre meglio di farsi scoppiare la vescica. E per fortuna la dottoressa sapeva bene cosa fare: non avrei mai immaginato di essere così felice a farmi infilare il catetere su per l'uccello :-)
Ecco, un'infezione acuta alle vie urinarie e/o vescica, è sicuramente da evitare durante il lockdown.
Ma se più si aggiunge che nei vari esami salta fuori che di fianco alla vescica c'è una matassa di vasi sanguigni intrecciati che non ha ragione di esistere, e che questi possono avere contribuito all'infezione, il quadro delle cose da non fare è completo. Secondo i dottori, la coda da fare, martedì, è di chiudere un po' di sti vasi, quelli che non servono (spero).
Così sembra che mi tocca farmi di nuovo una decina di giorni d'ospedale, con in più stavolta quell'aggeggio attaccato dell'uccello.
#andràtuttobenemanche2coglioni
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