domenica 5 settembre 2021

I primi concerti post-pandemia

Una delle (tante) cose che mi è mancata nei lunghi mesi di lockdown e restrizioni dovuti alla pandemia è stata sicuramente la musica dal vivo, dai concerti per pochi intimi di cantanti semi-sconosiuti nei localini della città, ai gruppi famosi nelle locations con migliaia di spettatori. L'anno scorso poco prima che il mondo si fermasse, avevo comprato due biglietti per i concerti di Salmo e Ligabue a Monaco, concerti prima rimandati e poi purtroppo definitivamente cancellati.
Così quando un caldo sabato d'Agosto leggendo la lista degli eventi del weekend ho notato un concerto (seduto) su una delle gradinate del vecchio stadio Olimpico, non ho neanche cercato chi fossero gli artisti, a me sconosciuti, che si sarebbe esibiti: ho comprato il biglietto online, ho noleggiato il monopattino elettrico per andare al parco olimpico, ho esibito il mio pass vaccinale, e mi sono accomotato in tribuna ad ascoltare Ami Wald e i Blek le Roc.



Il secondo concerto post-pandemia è stato ancora più casuale: ero arrivato a Torbole dopo un lungo viaggio da incubo imbottigliato sull'autostrada del Brennero con migliaia di tedeschi che scendevano in Italia per le vacanze, avevo finito la cena e mentre camminavo per il paese mangaindo un gelato mi cade l'occhio sul poster del concerto di Willie Peyote a Torbole. Stavo già rammaricandomi di avere perso la possibilità di andare al concerto, quando mi rendo conto che sarebbe stato proprio quella sera e sarebbe cominciato dopo pochi minuti. Anche stavolta sono entrato grazie al pass, e sarebbe dovuto essere ancora un concerto seduto, ma dopo pochi minuti tutti noi 'giovani' eravamo in piedi a goderci un po' di bella musica e pensare di essere tornati alla normalità.



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