Lunedì sera ho inaugurato anch'io il Festival del Cinema di Monaco. E siccome il mio motto per questa edizione è "un film per nazione", non potevo che iniziare con l'Italia; la scelta è caduta su un documentario, Il Castello (2011), girato all'interno dell'aeroporto della Malpensa nell'arco di un anno. Girato tutto senza commenti, accompagnato solo dalle voci e dai rumori delle stanze e dei luoghi dell'aeroporto, il film ha molti spunti interessanti, forse un po' troppo prolisso nell'episodio della signora che "vive" (lava i panni, cucina, si tinge i capelli, ...) nelle zone passeggeri.
Purtroppo dopo la proiezione non sono potuto restare a lungo alla discussione con i registi del documentario, visto che dovevo cambiare cinema per andare alla mia seconda visione della serata. Per il secondo film mi sono "spostato" in USA per Hesher, che racconta lo strano incontro/scontro tra la famiglia del giovane TJ, famiglia triste e silenziosa per la morte della mamma-moglie, e il punk-asociale-rockettaro Hesher che, non invitato, si trasferisce a vivere nel garage della famiglia (da segnalare anche la presenza della sempre bella e simpatica Natalie Portman in un ruolo non da protagonista)
Oggi serata libera per la palestra, e domani si va in Cile per Post Mortem.
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